14 ott, 2023

Il nuovo progetto Aics contro la trasmissione delle malattie infettive

In Karamoja uomini e animali vivono in simbiosi. Pensiamo soprattutto alle vacche, che sono considerate la vera ricchezza dal popolo karimojong. Il rischio però è che un tipo particolare di patologie, le zoonosi, si trasmetta più rapidamente attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti.
Proprio per questo motivo, nell'ambito dell'approccio integrato "One health", si interviene con il progetto triennale "All in one" che mira a contribuire alla riduzione dell'incidenza delle zoonosi nei distretti di Moroto e Napak. Il progetto è finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) in partnership con CUAMM-Medici per l'Africa e con la consulenza del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (DMSC)-Università degli Studi di Firenze, ISP- Insieme si Può e il Dipartimento di Medicina Veterinaria-Università degli Studi di Perugia. Cosa facciamo? Il nostro intervento consiste nella prevenzione delle infezioni attraverso il miglioramento delle condizioni e delle pratiche igieniche a livello comunitario e della sorveglianza delle malattie infettive degli animali e del benessere degli animali. I beneficiari diretti sono gli abitanti di 70 manyatta (villaggi locali). Diverse sono le attività previste: la riabilitazione di 70 fonti di acqua potabile e la costruzione di 210 latrine per contrastare la diffusione di possibili infezioni dovute alla mancanza di adeguate strutture. Nella consapevolezza che la buona riuscita di un progetto porti con sé effetti tangibili anche una volta concluso, verrà effettuato un training rivolto alle comunità e riguardante la salute del bestiame; in contemporanea si svolgerà la ricerca e il monitoraggio sulle malattie infettive di origine animale, ci sarà un'adeguata promozione della campagna di vaccinazione animale e saranno avviate le attività di allevamento tra 20 manyatta interessate.
Il 19 settembre, all'interno del Centro Giovanile "Don Vittorio", c'è stato il lancio del progetto insieme a tutti i promotori dell'intervento, le autorità, gli stakeholders e la comunità locale: sono intervenuti il rappresentante di Paese di AMCS Pier Giorgio Lappo, che ha messo in luce quanto l'ascolto sia sempre di fondamentale importanza. Il direttore del CUAMM Giovanni Putoto ha sottolineato quanto la Karamoja sia un contesto ad alto rischio endemico di malattie trasmissibili sia umane che animali e le infezioni costituiscono il problema principale al quale si aggiunge l'utilizzo scorretto degli antibiotici. Paolo Giambelli, coordinatore dei programmi AICS, ha apprezzato il progetto  che per lui "è la continuazione di una mentalità esistente che sposta il focus da un intervento verticale ad uno che si concentra sulle Manyatta". Luca Maggi, assistant manager AMCS, chiarisce quali siano i risultati da raggiungere, evidenziando come una risposta alla diffusione di malattie endemiche passi necessariamente da una larga diffusione di buone pratiche igieniche. "Sarà poi compito del Cuamm – spiega il project manager Simone Cadorin – aumentare la capacità di risposta al problema delle malattie infettive nell'ospedale St. Kizito di Matany e nell'ospedale di Moroto". Le premesse fanno dunque ben sperare in questo progetto tanto ambizioso, quanto necessario. Rimani sintonizzato per seguire l'andamento di questo percorso!
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