Settore Acqua

Nei Paesi in via di Sviluppo, l'80% delle infezioni deriva dall'uso di acqua insalubre e da scarse pratiche igieniche: l'uso di fonti idriche non sicure (acque superficiali e contaminate), servizi igienici inadeguati e scarsa igiene sono tra le principali cause della diffusione del colera e di malattie infettive e tropicali (WHO, UNICEF 2015). 


In Karamoja, solo il 15% delle famiglie fanno uso di strutture igienico-sanitarie migliorate; solo il 32,4% delle famiglie di Napak e Moroto sono informate sulle conseguenze dell'uso di acqua contaminata e questo porta al riscontro di una forte incidenza di malattie correlate all'uso di fonti idriche non sicure.


AMCS interviene fin dalla sua fondazione a sostegno delle popolazioni rurali, in particolare del Nord Uganda, per garantire fonti d'acqua sicure e servizi igienico-sanitari adeguati, in linea con l'Obiettivo Sostenibile 6 dell'Agenda 2030. 


Nel settore WASH, dal 1983 è attivo il programma ''Intervento integrato per il miglioramento tecnico e sostenibile del sistema di manutenzione e riabilitazione dei pozzi nella Regione Karamoja'' che ha interessato 2.273.308 di persone e ha riabilitato 2.210 pozzi ed il programma di perforazione pozzi che ha consentito la creazione di più di 1.000 pozzi ed ha interessato 1.150.413 di beneficiari dal 1983 al 2020. Attualmente è in corso la seconda parte del progetto ''Wash in School'', finanziato da KOICA-cooperazione coreana, in partnership con UNICEF: le attività principali riguardano la formazione sulle buone pratiche igieniche e prevede il coinvolgimento di scuole primarie e secondarie, per un totale di 42.350 studenti. È in fase di chiusura il progetto ''Nuyok'', finanziato da USAID in collaborazione con Catholic Relief Service come leader del consorzio, che ha l'obiettivo di garantire acqua pulita e migliorare le condizioni igieniche della popolazione, con lo scopo di tutelare in particolare la salute di donne in gravidanza e allattamento e dei bambini. 


La strategia d'intervento AMCS in ambito WASH comprende quindi non solo attività di perforazione e ripristino dei pozzi o la costruzione di latrine, ma anche e soprattutto il coinvolgimento della popolazione locale, attraverso la formazione sulle buone pratiche igieniche, la trasmissione di conoscenze tecniche per un'adeguata gestione delle risorse idriche, la creazione di Comitati di Gestione, la collaborazione con le istituzioni locali e gli stakeholders presenti sul territorio, per favorire lo sviluppo di una maggiore consapevolezza a tutela della salute umana, sia nei bambini che negli adulti.